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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 5 gennaio 2010

La pagella di Luigi

"Quando ho detto che a Berlusconi andava garantita la possibilità di lasciare l'Italia senza conseguenze, un volo di Stato con magari annessi il cantautore Apicella e una graziosa signorina - ha voluto chiarire l'ex magistrato ed attuale eurodeputato dell' "Italia dei valori" dipietreschi Luigi De Magistris - si è trattato soltanto di una provocazione da blog".
Tutto chiarito, dunque? Macché. L'ex magistrato ed attuale eurodeputato Luigi De Magistris, messo il punto e a capo al chiarimento, ha subito così aggiunto: "Se vogliamo pensare che l'Italia è caduta nel basso impero e che c'è un sultano che sta stravolgendo la democrazia, allora l'esilio potrebbe essere una conseguenza, ma si può anche intendere come una scelta addirittura vantaggiosa per Berlusconi". Rimangiandosi lì per lì, perciò, la "bufala" della "provocazione da blog". E, anzi, ribadendo il concetto del forzato espatrio di Silvio Berlusconi il più presto possibile. Nulla dunque - come si legge - assolutamente nulla di nuovo. Nessun passo indietro verso il terreno di quel confronto civile tanto inutilmente predicato e ripredicato dal Capo dello Stato. Anche se, a ben analizzare, qualcosa di nuovo, proprio all'inizio del "chiarimento bufala", c'è ed è ben evidente: l'insulto anche alla sintassi, in perfetto stile dipietrese, là dove Luigi De Magistris usa disinvoltamente l'indicativo in luogo del congiuntivo. Per cui alla fine, all'ex magistrato ed attuale eurodeputato dell' "Italia dei valori", zero in coerenza e zero anche in sintassi. Dieci con lode, invece, in politica becera.
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