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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 5 febbraio 2014

Con il "mouse" in bocca

"Il cantautore Gino Paoli, il quale è presidente della Siae - la storia comincia qui - aveva chiesto che il sovrapprezzo, con cui vengono compensati autori ed editori dei duplicati caricati su ogni dispositivo con memoria, venisse rivisto al rialzo. Quattro deputati del Pd - Franco Ribaudo, Antonio Moscatt, Magda Culotta e Liliana Ventricelli - avevano raccolto la richiesta, l'avevano trasferita in un loro emendamento e il competente Ministero dei Beni culturali stava prendendolo in considerazione. Era stata già fissata, anzi, l'entità dell'aumento di questo sovrapprezzo che per i computer, ad esempio, sarebbe stato di sei euro".
Com'è proseguita, poi, la storia? E' proseguita con il fatto che, se l'illustre presidente della Siae, il cantautore Gino Paoli, ha scritto e musicato a suo tempo "La gatta", il Governo è stato invece preso con il sorcio in bocca. Anzi, più propriamente, con il "mouse" in bocca. Perché prima sono intervenute in forza le associazioni dei consumatori, ma poi, più pesantemente, i pd di Matteo Renzi i quali hanno intimato: "Quel sovrapprezzo non s'ha proprio da fare". Cosicché, almeno per ora, il Governo ha dovuto mollare il topo-mouse e il presidente della Siae, il cantautore Gino Paoli, è dovuto andare a consolarsi con la sua "gatta", con tanto "sapore di sale" in bocca, sotto il suo "cielo in una stanza".
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