Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 12 febbraio 2014

Con la toga nel cuore

"Io - ha dichiarato con orgoglio, nelle vesti di difensore di parte civile nel processo nei confronti di Berlusconi sulla presunta compravendita di senatori, il "leader" dell' "Italia dei valori", Antonio Di Pietro - non ho mai tolto la toga dal mio cuore".
Ma neanche quando si è seduto sugli scranni del Parlamento e, perfino, del Governo? Se davvero così, sarebbe stato grave. Molto grave. Non solo per una personale questione di etica ignorata: per una questione, soprattutto, di Carta costituzionale. Perché - come Antonio Di Pietro dovrebbe ben sapere - il potere giudiziario non "c'azzecca" minimamente con un accorpamento, ancorché solo interiore,  né con il potere legislativo né con il potere esecutivo. Perché insomma, entrando in Parlamento e nel Governo, uno la toga se la deve togliere non solo dalle spalle, ma anche dal cuore, dall'anima e dalla mente. Da subito, in ogni occasione, per sempre. O, almeno, così dovrebbe correttamente essere.

Nessun commento: