"Il neosegretario del Pd, Matteo Renzi, dopo l'incontro con il Capo dello Stato: "Parlare di rimpasto di Governo è roba da Prima Repubblica. Io, infatti, non lo chiedo e non lo chiede neppure il partito". Il "premier" Enrico Letta, dal lontano Messico dove si trova in missione: "Mi sembra inevitabile, anche per le pressioni del Pd, un aggiustamento della squadra di Governo".
Ma allora? Questo Governo, allora, rimarrà così com'è o cambierà qualche pedina? Bisogna credere a Matteo Renzi, il quale dice che il rimpasto gli fa praticamente schifo, o a Enrico Letta, il quale dice che qualcosa si dovrà muovere? Ma, forse, a tutti e due. Per una questione semantica. Perché Matteo Renzi dice no ad un rimpasto, ma non dice no ad un aggiustamento ed Enrico Letta di aggiustamento parla, ma non di rimpasto. Solo che rimpasto ed aggiustamento sono due termini sostanzialmente equivalenti. E dunque, alla fine, un cambiamento nel Governo ci sarà. Si voglia chiamare rimpasto o aggiustamento. Realisticamente o ipocritamente.
.
Nessun commento:
Posta un commento