"Gianni Cuperlo - dopo la direzione del Pd - ha rassegnato le sue dimissioni da presidente del partito".
E ora? Umanamente, è probabile, dispiacerà anche a Matteo Renzi e ai suoi. Tecnicamente, però, non dovrebbe essere inteso come un problema. Se il Pd è andato avanti, per un buon periodo di tempo, con Rosy Bindi presidente, potrebbe andare avanti, tranquillamente, anche con nessun presidente. Fosse, comunque, tutto qui. Nel Pd, tecnicamente, il problema vero si presenterà quando il "progetto Renzi" arriverà nelle aule parlamentari. Dove Matteo ha un esercito molto meno forte di quello che ha nella direzione del partito. E dove lo aspettano, anche, i cannoni di Beppe Grillo e i fucilini di Matteo Salvini, di Niki Vendola, di Pierferdinando Casini, di Mario Monti e di tanti altri piccoli "capitani coraggiosi" come Giorgia Meloni.
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