"Ora che i magistrati hanno scoperto come anche la sinistra abbia lasciato le sue impronte digitali nella marmellata della ricostruzione all'Aquila - ha osservato qualcuno - andrebbero onestamente corretti certi giudizi nei confronti della sola destra".
Osservazione giusta, anche se non può non indurre allo sconforto. Perché mette di nuovo il dito su quella piaga che sta mostrando di essere stata aperta, ove più ove meno, un po' da ogni parte politica. E perché chi ha strumentalizzato, ieri, certe situazioni e certe persone sta mostrando di non riconoscere ingiuste le sue strumentalizzazioni e le sue accuse unilaterali quanto affrettate. Come, ad esempio, quella Sabina Guzzanti la quale, dopo avere sparato a raffica in una sola direzione nel suo documentario "Draquila", ora che i magistrati hanno fatto luce anche in altre direzioni, non sente il dovere di dire mezza parola. Se non, addirittura, il dovere di andare a "girare", onestamente, un "Draquila 2". Da presentare, come il primo "Draquila", perfino al "Festival di Cannes".
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