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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 18 gennaio 2014

Renzi-Berlusconi 1

"Matteo Renzi e Silvio Berlusconi - stando alle loro prime dichiarazioni rilasciate dopo l'incontro nella sede nazionale del Pd a Roma - hanno trovato l'intesa sulla nuova legge elettorale, sul nuovo Senato e sulle più urgenti norme costituzionali".
Anche se un passo importante, comunque, non il passo naturalmente definitivo. Soprattutto per Matteo Renzi il quale, ora, dovrà trovare, su questa intesa, l'intesa non solo di Angelino Alfano, di Mario Monti, di Pierferdinando Casini, di Niki Vendola, ma anche di una fetta del suo partito. Non, invece, del "premier" Enrico Letta il quale, con realismo - o per spirito di sopravvivenza - ha già fatto sapere di ritenere che l'incontro con Silvio Berlusconi è andato, secondo lui, nella giusta direzione. Facendo evidentemente finta di non capire che l'obiettivo di Silvio Berlusconi, una volta varata la nuova legge elettorale, è la direzione di nuove elezioni politiche a maggio. Obiettivo che, magari, non raggiungerà. Ma attenzione: lui non è tipo di farsi fermare da qualche uovo marcio lanciato sul parabrezza della sua macchina blindata. E nemmeno da una pallina con la varicella: quella con la quale sono stati dipinti a giocare a golf, in un quadro in bella mostra nella sede romana del Pd, Che Guevara e Fidel Castro. Due icone che, infatti, sembrano avere perso valore anche agli occhi di Matteo Renzi.
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