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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 31 gennaio 2014

Lo scandalo dei braccialetti elettronici

"Per i braccialetti elettronici da utilizzarsi per il controllo a distanza dei detenuti ai domiciliari - in osservanza di un contratto stipulato con la "Telecom" - lo Stato spende, ogni anno, dieci milioni di euro".
Bene, magari, se i braccialetti elettronici venissero però utilizzati come e quando previsto. Cosa, invece, che non è mai avvenuta. La Corte dei conti, per dire, ha denunciato che nel 2012, ad esempio, i braccialetti elettronici sono stati impiegati soltanto su quindici detenuti ai domiciliari. Con una spesa per ogni detenuto, quindi, di 666 mila euro. Roba da non credere. E da prendere a calci nel didietro da un lato chi ha stipulato con la "Telecom" un contratto così oneroso, dall'altro chi quei costosissimi braccialetti elettronici continua a lasciare arruginire invece di utilizzare secondo il loro scopo. Onorevoli Ministri dell'Interno e della Giustizia, va bene così?
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