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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 25 gennaio 2014

L'acido muriatico era troppo poco

"Il falegname Eliseo Bongiorno - è la storia vera - non sopportava più che sua moglie stesse sempre lì a sentire "Radio Maria" e ad organizzare pellegrinaggi a destra e a manca. Così, da un certo giorno, aveva cominciato a versare, nell'acqua della donna, qualche goccia di acido muriatico e, quando la donna aveva finito per accorgersene per certi bruciori in bocca e l'aveva denunciato, il rinvio a giudizio per tentato omicidio era scattato immediatamente".
Com'è finita, ora, questa storia vera? E' finita, addirittura, con l'archiviazione del caso perché il pubblico ministero cui era stato affidato ha ritenuto che il quantitativo di acido muriatico che il falegname versava nell'acqua di sua moglie era insufficiente a causarle la morte. E così, magari, la moglie del falegname avrà pure acceso troppi ceri alla Madonna. Lui però, il falegname, dovrebbe accendere ancora più ceri al pubblico ministero il quale non lo ha rinviato a giudizio neppure per lesioni e per maltrattamenti. E non ha neppure ipotizzato che, forse, potesse reiterare, tra una "Radio Maria" e l'altra di sua moglie, quei versamenti di satanico acido muriatico. E poi qualcuno lamenta che non c'è sempre rispetto per i magistrati...
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