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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 13 giugno 2011

Coerenza a "Cinque stelle"

"I magistrati - hanno protestato i "fans" di Beppe Grillo quando questi è stato indagato per avere a suo tempo violato i sigilli posti dai giudici ad una casetta-presidio "anti Tav" - se la prendono sempre con i politici più in vista".

Una protesta così, fino a ieri, l'avevano portata avanti soltanto i "fans" di Silvio Berlusconi. Ed era stata sempre contestata, più di ogni altro, proprio dai "fans" di Beppe Grillo. Il cui movimento - come si ricorderà - è stato denominato "Cinque stelle". Ma cinque stelle di che? Beh, la prima - si è capito subito - ad illuminare un misto di populismo d'accatto e di qualunquismo becero. La seconda a fare luce su una propensione alla violenza, non solo verbale, del tutto intollerabile. La terza a mettere in chiaro un mondo, quello di Beppe Grillo, costruito su una incoerenza dietro l'altra. La quarta e la quinta? Si è tutti qui ad attendere di saperlo. Con una certezza: l'uomo trasmigrato dal comico dello spettacolo al comico della politica non renderà l'attesa troppo lunga.

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