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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 11 giugno 2011

Quando la Giustizia è ancora ferma alla lira

"Fra le pratiche per chiedere la separazione legale - è l'assurdo denunciato da alcuni legali - c'è il modulo nel quale l'assegno mensile di mantenimento da corrispondere da parte di uno dei coniugi all'altro, secondo decisione del giudice, viene indicato tuttora in lire".


In quelle lire, cioè, non più utilizzabili già dal marzo del 2002 e non in quegli euro che sono ormai l'unica moneta a corso legale. Perché? Forse perché il Ministero di Giustizia, troppo preso da questioni di altissimo livello, non ha ancora avuto il tempo di occuparsi di una bazzecola: far stampare i nuovi moduli nei quali la voce della defunta lira venga sostituita, finalmente, dalla voce del vivo e vegeto euro. Oppure perché il Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha vietato la nuova stampa, al Ministero di Giustizia, per non aggravare pesantemente il deficit dello Stato!

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