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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 13 giugno 2011

Le intercettazioni segreto di Pulcinella

"Ecco - ha pubblicato "Repubblica" - il testo delle intercettazioni sulle telefonate tra Flavio Briatore, "sotto osservazione" della Finanza per certe sue presunte evasioni fiscali, e il Sottosegretario per l'attuazione del programma, Daniela Santanché. Telefonate nelle quali emergono, anche, certe particolarità e certi giudizi sul Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che sono stati trasmessi ai magistrati di Milano".

Nulla da dire, naturalmente, sulle intercettazioni per conoscere se Flavio Briatore abbia evaso o no le tasse e, se sì, in quale misura. Molto da dire, invece, sul fatto che certi commenti di Flavio Briatore e Daniela Santanché, che nulla avevano a che vedere con lo scopo e la legittimità delle intercettazioni, siano stati illegalmente trasmessi ai magistrati milanesi che stanno indagando Silvio Berlusconi per ragioni di tutt'altra natura. Moltissimo da ridire, infine, sul fatto che quelle intercettazioni siano state pubblicate da un giornale in piena fase di segreto istruttorio. E non perché un redattore di quel giornale si sia introdotto nottetempo, in certi ambienti giudiziari, per fotocopiarle e portarsele tranquillamente a casa. Ma perché - per l'ennesima deprecabile volta - qualcuno di questi certi ambienti giudiziari ha fotocopiato lui quelle intercettazioni e le ha fatte avere a domicilio al solito giornale di fiducia. Alla faccia e con tanti saluti a quel Consiglio superiore della magistratura che continua ad assistere, senza muovere ciglio e dito, a questi comportamenti gravissimi. E a muovere la lingua, invece, contro chi questi comportamenti gravissimi continua a condannare e a far conoscere alla pubblica opinione.

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