"C'è un complotto - ha cercato di giustificarsi il neosindaco di Napoli, Luigi De Magistris - c'è un complotto per impedirmi di risolvere il drammatico problema delle immondizie".
Verosimile, anzi perfino probabile, che questo complotto ci sia. Ma Luigi De Magistris, da ex pubblico ministero rigoroso ed implacabile quale è sempre stato, non dovrebbe limitarsi ad accuse generiche, impalpabili, fumose. Sarebbe opportuno, oltre che coerente, che esibisse finalmente le prove dei reati e facesse finalmente i nomi dei fuorilegge. E allora, visto che non è riuscito a mantenere la ridicola promessa di ripulire la città in cinque giorni, riuscirà adesso, in cinque giorni, a produrre una seria documentazione giuridico-politica su chi, con la complicità di chi e con quali azioni illecite, complotta contro Napoli pulita? Si è tutti, soprattutto in Campania, in attesa del suo tradizionale furore indagatore. Prima, però, che arrivi la peste.
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