"Come è potuto accadere - si sono indignati il senatore Giuseppe Lumia e l'onorevole Leoluca Orlando - che quattro pericolosi fiancheggiatori del boss Bernardo Provenzano siano stati scarcerati, dalla Corte d'appello di Palermo, perché non è stata ancora emessa la sentenza definitiva della Suprema Corte di Cassazione nei loro confronti? Lo chiediamo al Governo, al Ministro di Giustizia e al Ministro dell'Interno".
Giusta indignazione. Ma sarebbe stato più logico, più istituzionale - e anche più semplice - se la richiesta fosse stata rivolta al Presidente della Corte d'appello di Palermo (che ha scarcerato i quattro), al Primo presidente della Suprema Corte di Cassazione (una Sezione della quale, ritardando la sua sentenza definitiva, quella scarcerazione ha favorito) e, quale organo di autocontrollo, al Consiglio superiore della magistratura. Oppure la divisione dei poteri e delle competenze vale soltanto quando fa comodo a qualcuno?
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