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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 6 aprile 2014

Il simbolo ammucchiata

"Centro democratico" di Bruno Tabacci, "Scelta civica" di Mario Monti e "Fare per fermare il declino" di Santo Versace - nel tentativo di mettere almeno il dito di un piede a Bruxelles - hanno deciso di allearsi con Guy Verhofstadt, presidente del gruppo "Alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa"".
Nel simbolo, per qualificarsi agli elettori del 25 maggio, hanno fatto campeggiare il motto "Scelta europea" intorno alla quale, in semicerchio, hanno specificato "Alleanza liberali democratici europei" e sotto alla quale hanno dovuto manzionare nome e cognome di  quello sconosciuto (per gli italiani) Guy Verhofstadt il quale li ha assecondati. Anche se poi, evidentemenete preoccupati di non essere riconosciuti, hanno trovato lo spazio per inserire, anche, i loro tre simboli nazionali un po' più noti a qualcuno. Sei indicazioni, insomma, in un solo simbolo per le europee. Un miracolo della grafica e una sfida al principio della impenetrabilità dei corpi. Ma sarà sufficiente per mettere almeno il dito di un piede a Bruxelles?
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