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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 13 novembre 2013

Raffinatezze di Ministro

"Che bello vedere - ha captato un commensale in un ristorante di Cetona, da un tavolo vicino, e riferito al quotidiano "Libero" - che bello vedere che a Berlusconi stanno facendo un "coso" (ma la parola esatta non era "coso") come una capanna".
Un ristorante di quart'ordine? Niente affatto: un "ristorante bene". Dove, però, è accidentalmente capitata una brigata di sei rozzi maleducati? Neppure. Perché i sei erano tutta "gente di classe", di  alta cultura e di alti studi", "persone di rango". E, fra questi, il Ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, il quale, alla battuta del suo illustre vicino sul "coso capanna" a Silvio Berlusconi, è stato fra quelli che si è sganasciato di più. Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani o Pinco Pallo, naturalmente, non sarebbe cambiato alcunché. Stessa grossolanità di una battuta, stesso sgradevole e non consono comportamento di un Ministro della Repubblica. Ancorché in amichevole compagnia, in un ristorante toscano, davanti a un piatto di "pici al ragù di lepre" e, soprattutto, a qualche bottiglia di "Rosso Montalcino".
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