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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 20 novembre 2013

"Obtorto collo"

"Il Pd - alla Camera - ha dunque votato contro la sfiducia al Ministro Anna Maria Cancellieri e un sorriso liberatorio ha illuminato, almeno per un attimo, il viso del "premier" Enrico Letta".
Il "premier" Enrico Letta, infatti, fa bene a non sorridere troppo. Matteo Renzi gli aveva detto di metterci la faccia e lui si era presentato sì a muso duro all'assemblea dei parlamentari pd per convincerli sul no alla sfiducia, ma Matteo Renzi è sempre lì a ricordare, anche a lui, che "ride bene chi ride ultimo". E gli altri due concorrenti alle "primarie", Gianni Cuperlo e Pippo Civati, hanno accettato il no "obtorto collo". Tre quarti circa di Pd, insomma, convinto del sì alla sfiducia, ma costretto a dire no. E quindi, appunto, poco da sorridere per il "premier" Enrico Letta. Al quale, tra l'altro, è giunta dopo la votazione, dal segretario del partito, Guglielmo Epifani, questa specie di epigrafe funeraria: "Il Governo, ora, è più debole". E, quindi, ancora più debole. Debolissimo. Con le gambe che gli si stanno piegando sempre di più e avrebbero perciò bisogno, almeno, di quel bastone di sostegno di nome Pd.
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