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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 29 novembre 2013

Il Capo dello Stato e la Procura di Palermo

"Che cosa ci vediamo a fare - aveva scritto il Capo dello Stato, seppure in termini diplomatici ed ossequiosi, alla Corte d'assise di Palermo la quale sta procedendo sulla questione della presunta trattativa Stato-mafia - che  cosa ci vediamo a fare, se io non ho veramente alcunché di utile da dirvi?"
Presa d'atto e fine? Nemmeno per sogno. La Procura e altre parti processuali non si sono volute accontentare di far entrare quella lettera nel dibattimento, ma hanno insistito nel chiedere di sentire personalmente il Capo dello Stato. C'è da rimanere sgomenti dinanzi a questa pervicace richiesta. Sia che la Procura abbia validi motivi per sostenerla sia che, al contrario, non ne abbia nemmeno mezzo.
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