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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 13 novembre 2013

Vai in pace, Antonio

"Il comportamento del giudice di Cassazione Antonio Esposito - ha deciso, a proposito delle motivazioni della sentenza su Berlusconi da lui anticipate al quotidiano di Napoli "Il Mattino", il Consiglio superiore della magistratura - può integrare profili di natura disciplinare".
Presi a suo carico, quindi, provvedimenti disciplinari? Nemmeno per idea. Dopo quella premessa, infatti, il Consiglio superiore della magistratura ha  deciso di archiviare da parte sua, intanto, il trasferimento del giudice Antonio Esposito per incompatibilità. Lui, insomma, non si è comportato bene, ma che gli fa? Vai in pace, Antonio. Vogliamoci bene - come al solito - e avanti con la prossima assoluzione. Deciderà ugualmente, ora, il procuratore generale della Cassazione, Gianfranco Ciani, deputato ad esaminare, a sua volta, l'anomalo episodio? Si starà a vedere. Anche per capire fino a che punto è sempre "casta" la "casta" dei magistrati.
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