"L'anziano "leader" ex dc Ciriaco De Mita - è trapelato - ha invitato a cena, qualche sera fa, personaggi di un certo tipo quali Pierferdinando Casini, Marco Follini e Corrado Passera".
Per ritrovarsi insieme, da vecchi amici, intorno ad un tavolo di cavatelli al tartufo nero di Bagnoli Irpino, di soppressata e salame di Mugnano, di pecorino a caciocavallo con pane tipico di Montecalvo, di castagne di Montella e pregiare bottiglie di "Aglianico" e di Greco di Tufo"? Anche. Ma, soprattutto, per fare un punto, certamente anche questa volta sul "mangereccio" più che sull'ideale e sul filosofico, circa la situazione venutasi a creare, intorno al tavolo dell'italica politica, dopo le scissioni avvenute all'interno del Pdl e di "Scelta civica" e circa la situazione che potrebbe venirsi a creare se, all'interno del Pd, gli ex dc lì rifugiatisi, dopo la scomparsa del loro partito, dovessero essere licenziati dalla nuova segreteria o dare loro i quindici giorni ad una segreteria non più "accettabile". Per cominciare a pensare, dunque, che cosa fare di tutte queste porzioni di centro frammentate e in via di eventuale frammentazione. O, meglio, come aggregarle in un nuovo movimento o partito. Al quale, per carità, non verrebbe dato il nome Dc, ma il quale della vecchia Dc acquisirebbe il dna. Conservato fino ad oggi sotto spirito, magari, proprio dall'anziano, ma sempre vispo, ex "leader" Ciriaco De Mita.
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