"Tra Melito di Napoli e Sant'Antimo - l' "operazione" è stata condotta dalla Guardia di finanza - è stata sequestrata una tonnellata di "botti" natalizi e di fine d'anno".
Incredibile ed inquietante. Il fatto che già oggi sia stata sequestrata una tonnellata addirittura di "botti" sta chiaramente ad indicare, infatti, che quel mercato sarà l'unico a non avvertire il peso della crisi economica. Una tazza di latte e una fettina di panettone magari no, ma almeno un "botto" sì. Per mandare al diavolo - è la giustificazione - un anno maledetto. Con qualche speranza, come al solito, per il nuovo anno che verrà. Ma, intanto, per la felicità sicura di quanti quei "botti", troppo spesso perfino mortali, producono e commerciano. E non gliene importa niente se li producono, come nel caso del sequestro tra Melito di Napoli e Sant'Antimo, ad appena cinquanta metri da una scuola. A rischio cioè, prima di eventuali vittime più o meno gravi durante l'uso, di una drammatica strage durante la fabbricazione. Ma un "botto" natalizio o di fine d'anno ha sempre avuto un grande rumore e una grande luce, mai un cervello ed un cuore.
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