"Ma - ha comunque tenuto a rassicurare i suoi, in quello che è stato già definito il suo primo discorso elettorale, Silvio Berlusconi - io resterò ancora e resterò a combattere".
Silvio Berlusconi, insomma, ha fatto intendere di non sentirsi affatto come un Ferruccio Ferrucci ferito a morte da un Fabrizio Maramaldo nell'assedio di Firenze del 1530. C'è, tuttavia, un particolare: in quale campo si ritroverà a combattere ancora, con le sue truppe, il Cavaliere ferito a morte, ma non domo? Libero nella sua villa di Arcore, in un "domiciliare" più o meno stringente e costringente, addirittura in una cella carceraria seppure improbabile? Se la "pratica Berlusconi" continuerà a correre a tutta velocità nei corridoi delle Procure, la risposta non dovrebbe tardare molto.
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