"L'auspicio di molti - nell'indignarsi per i vergognosi "spot" utlizzati dalla Rai per pubblicizzare l'illustrazione commentata dei dodici principii fondamentali della Costituzione da parte di Roberto Benigni - era stato che, almeno, la trasmissione camminasse su un percorso consono e serio. Nessuna lezione retorica e barbosa, ma nemmeno nessuna rinnovata e cretina esibizione "clownesca"".
L'auspicio, per fortuna, si è avverato: Roberto Benigni ha illustrato e commentato i dodici principii fondamentali della Costituzione con una preparazione, una passione, una misura davvero eccezionali. Anche se alla fine, purtroppo, ne è uscito confermato quanto molti già sapevano: che la nostra Costituzione è sì, probabilmente, la più bella del mondo, ma è anche, altrettanto probabilmente, la meno osservata e concretamente attuata. Questa, però, non è certo colpa di Roberto Benigni. Il quale, tuttavia, di un'altra colpa si è reso responsabile: quella di avere dedicato la prima mezz'ora della trasmissione affidatagli dalla Rai al bombardamento di Silvio Berlusconi. Un fatto negativo non perché si trattasse di Silvio Berlusconi - se avesse bombardato Pierluigi Bersani o Pierferdinando Casini sarebbe stato lo stesso - ma perché, approfittando della grande platea messagli a disposizione, ha lasciato spazio improprio al suo lato "clownesco" ed è clamorosamente uscito di argomento. Dal serio argomento. Un neo, insomma, che non ha potuto non abbassargli il voto. E non fargli ottenere quel dieci con lode che, per il resto, avrebbe ampiamente meritato.
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