"Da gennaio 2013 - ha deciso il Governo a favore dei Comuni - la Tarsu (che era la tassa sulla raccolta dei rifiuti) diventerà Tares (Tassa sulla raccolta dei rifiuti, ma anche per sopperire alle spese per l'illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade e la vigilanza urbana) e questo, per il cittadino, costituirà un aumento medio tra il 10 e il 14%".
Nessun Comune - e neppure il suo tutore Governo - ha deciso, però, che i miliardi raccolti in più con la Tares debbano contemporaneamente essere utilizzati davvero per i servizi agli utenti. Pena, finalmente, il commissariamento, il licenziamento e la refusione del maltolto o del malusato.
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