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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 23 dicembre 2012

Quell'incontro Monti-giornalisti...

"Non mi candiderò in alcuna lista - ha confermato il "premier" dimissionario, Mario Monti, dopo la sua confessione in anteprima al fondatore di "Repubblica" - Mi limiterò a proporre una mia agenda di cose buone fatte e da farsi. Ove poi qualcuno dovesse trovarla convincente e manifestasse la volontà di candidarmi, potrei valutare se accettare o meno questa candidatura".
Serio ed onesto. Ma anche abbastanza irreale. Perché, ormai, chi potrebbe più esprimere la volontà di candidare Mario Monti? Non il Pd che sta correndo spedito con la candidatura di Pierluigi Bersani. E neppure il Pdl che, seppure stia ancora allacciando le scarpette da corsa a Silvio Berlusconi, sta continuando a denunciare una presunta zoppìa e un presunto fiatone del "premier" uscente. Chi allora? Casini e Fini sicuramente e Luca Cordero di Montezemolo "adesso sì e adesso no"? Troppo poco. Anzi, niente. E, forse, è per questo che, alla conferenza-stampa di fine d'anno con i giornalisti, il più "servitor cortese" dell'ex "premier", il Ministro Andrea Riccardi, aveva ancora più abbondanti, a forza di sbuffare ansiosamente, le sue guanciotte da "puffo". E il Ministro Corrado Passera, vedendosi allontanare la possibilità di una sua prossima candidatura politica, è rimasto cupo e silenzioso come se, alla fine, qualcuno fosse pronto fuori da Palazzo Chigi, invece che a riaccompagnarlo a casa sull' "auto blu", ad accompagnarlo su un carretto verso il patibolo. Con un Ministro Elsa Fornero, invece, a farsi non pianti, questa volta, ma allegre risate. E un Ministro Giulio Terzi, in sdegnosa solitudine, già pensando a quale salotto scegliere per il cocktail della sera.
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