"Ma dove si sarà tenuto - si sono interrogati, chissà perché con tanta ansia, tutti i giornali - l'incontro di tutte le forze che avrebbero dovuto accordarsi sulle varie possibilità di presentarsi, alle prossime politiche, in nome e per conto di Monti?"
Basta ansia. L'incontro si è tenuto, d'altra parte, dove meglio non si sarebbe potuto tenere. Nel convento, infatti, di quelle suore di Sion, il cui obiettivo principale è quello di promuovere il dialogo interreligioso. Tra cristiani ed ebrei, tra cristiani ed islamici, ma - nella loro infinita bontà e disponibilità - anche tra montezemoliani e finiani. I quali, forse proprio per il clima all'interno di quel convento, sembrano essere riusciti finalmente a dialogare. Ma anche a scambiarsi il segno della pace? "Per i particolari - si sono trincerate dietro il loro religioso silenzio le sorelle di Sion - rivolgersi a Sant'Egidio". Ma a quale Sant'Egidio? Al Sant'Egidio abate patrono dei tessitori o al Sant'Egidio della Comunità di quel re dei tessitori il quale di nome fa Andrea Riccardi e di lavoro, per ora, l'affaccendatissimo "reggicoda" di Mario Monti? Ma che birichine, oltre che buone e disponibili, queste sorelle di Sion...
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