"Il "leader" dell' Udeur, Clemente Mastella - hanno riportato i giornali - si è detto a fianco di Marco Pannella nella sua battaglia per un sistema carcerario finalmente degno di un Paese civile".
Vuol dire che, da oggi, Clemente Mastella si siederà vicino a Marco Pannella e, con lui, non toccherà più cibo e più liquidi? Ma quando! Per Clemente Mastella, come gli è stato insegnato fin da poppante, la pancia è pancia. E come ha poi imparato, già da grandicello, la politica è pancia. Per cui a fianco di Marco Pannella, sì, ma con una bella "sfornata" calda calda di tante parole saporite quanto prive di ogni concreta sostanza. Che, insomma, in vetrina fanno la loro bella figura. E però, intanto, sulla tavola imbandita di Clemente da Ceppaloni - "pancia mia fatti capanna" - pronti, lì, il "cardone", i tortelli in brodo di gallina, i "cavatelli" con i broccoli, i "cazzarielli" al ragù, l'agnello con le patate, il "mugnatiello" con le interiora, una zuppiera di songino per rinfrescarsi la bocca. Il tutto, naturalmente, ben annaffiato da un "Solopaca doc" e da uno spumante "Sannio doc sciascinoso". Per mandare giù meglio, anche, gli "struffoli" e i "torroncini croccantini di San Marco dei Cavoti". E fare un doveroso "cin cin" a Marco Pannella lassù, a Roma, a digiunare.
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