"Di fronte alla nuova sparatoria che ha ucciso venti bambini e sei insegnanti in una scuola del Connecticut - hanno mostrato le immagini - il Presidente degli Stati Uniti, Barak Obama, è scoppiato a piangere e ha promesso di erigere un possente argine alla facile diffusione delle armi in tutto il Paese".
Umana commozione e nobile promessa. Peccato però, molto verosimilmente, che dovrà subito riprendersi dalla prima e dimenticarsi della seconda. Perché la potentissima "lobby dei fabbricanti di armi", anche dopo la nuova terribile strage, non ha invece versato neppure una lacrima. E, anzi, ha sorriso di fronte all'istintiva formale promessa del "suo" Presidente. "Suo" non solo nel senso buono istituzionale, ma soprattutto "suo" prigioniero in qualche modo condizionato. Così come avvenuto con ogni altro Presidente del passato. Ma il Natale è ormai alle porte. Chissà che, tra i pacchi del Babbo dalla barba bianca, non spunti finalmente fuori un bel pacco con un secco alt, scolpito nella pietra, alla potentissima e cinica "lobby delle armi".
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