"Le critiche della Banca d'Italia, della Corte dei conti e dell'Istat alla "Legge di stabilità" - ha detto il Ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, partecipando alla "Giornata mondiale del risparmio" - sono del tutto marginali".
Da quattro soldi, insomma. Anche se hanno invece evidenziato, con preoccupazione, quanti altri non pochi soldi costerebbe agli italiani, se non emendata in Parlamento, quella inquietante "Legge di stabilità". Ma ormai si sa: il Ministro Saccomanni è uno fatto così. Prima ipotizza fuori della realtà, pontifica, sentenzia, condanna, irride, minaccia le dimissioni, poi, però, si rimette a cuccia sulla sua poltrona e accetta di fare marcia indietro su quanto precedentemente sostenuto. Sarà così, sicuramente, anche questa volta.
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