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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 5 ottobre 2013

Brutta figura della Presidente Boldrini

"Basta - è andata a dire a Lampedusa, dopo la tragedia di proporzioni gigantesche avvenuta ieri, la Presidente della Camera, Laura Boldrini - nulla dovrà essere più come prima".
Nulla, certo, dovrà essere più come prima. Ma prima, in verità, la Presidente Laura Boldrini aveva sempre negato la gravità del "fenomeno immigrazione" verso le coste siciliane. Nel giugno dello scorso anno, quando rivestiva ancora il ruolo di portavoce dell' Alto commissariato dei profughi, se n'era uscita severamente, ad esempio, con questa sua personalissima e sbagliatissima analisi: "I quattro quinti dei profughi fuggono nei Paesi limitrofi e restano nel Sud del mondo. Non c'è, quindi, quest'afflusso in Italia e in Europa che viene raccontato. Ma questo non  viene mai comunicato a sufficienza e non viene percepito e, così, l'impressione generale è che tutti arrivino a Lampedusa". A Lampedusa, oggi, c'è arrivata pure lei. Certo non su una delle "carrette assassine" che, se anche non vedeva o fingeva di non vedere, hanno continuato a indirizzare i profughi disperati verso l'Italia e verso l'Europa. Non sul barcone che - secondo lei - non c'era mai stato prima e all'improvviso, ora che la tragedia l'ha costretta a smentirsi clamorosamente, c'è stato, sì, anche prima e adesso non deve starci più. Lei è arrivata, presumibilmente, a bordo di un comodo aereo. Ma avrebbe fatto meglio, forse, a non arrivare. O perlomeno, una volta arrivata, soltanto per guardare, per piangere, per stare zitta. E, se proprio non avesse potuto farcela a non apparire in televisione e sui giornali, avrebbe fatto bene ad esprimere il suo dolore e la sua solidarietà certo, ma soprattutto a scusarsi per quelle sue parole del giugno dello scorso anno. Quando magari dormiva, sognava o non si accorgeva di dire bugìe.
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