"A tutti piace chiamarmi pitonessa nel senso di moglie del pitone - ha tenuto a ribadire Daaniela Santanché - ma io sono sempre stata la pitonessa nel senso di Pizia, la sacerdotessa che, nel mondo greco, pronunciava gli oracoli in nome di Apollo".
Ma ora, evidentemenete, quel briccone di Apollo deve essersi anche lui stancato di lei e magari - come recita una vecchia cantilena per bambini - ha preferito correre in aiuto a suo figlio Apelle "per fare una palla di pelle di pollo e tutti i pesci vennero a galla a vedere la palle di pelle di pollo fatta da Apelle figlio di Apollo". Con tanti saluti alla palla di vetro della pitonessa Pizia Daniela, anno 2013 dopo Cristo, nel mondo berlusconiano.
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