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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 14 ottobre 2013

Quando la Provvidenza da divina diventa umana

"Quella "Casa Divina Provvidenza", che è un gigante della sanità a cavallo della Puglia e della Basilicata, che ha sempre ricevuto ogni anno milioni per la sua attività convenzionata con le strutture pubbliche, che oggi è arrivata a far registrare un deficit di mezzo miliardo e sta rischiando seriamente di chiudere - sta indagando la Magistratura - ha però aperto un proprio conto, a suo tempo, nelle casse della banca vaticana Ior, vi ha versato 27 milioni e, quando poi li ha ritirati, non li ha fatti confluire di nuovo nel conto corrente della "Casa Divina Provvidenza", ma in quelle di un ente denominato "Casa di procura" amministrato da una certa Assunta Puzzello, una suora di oltre settant'anni".
E' già molto grave e scandaloso che una "Casa Divina Provvidenza" sia andata velocemente trasformandosi in "Casa terrena provvidenza" per alcuni e alcune senza Dio e, soprattutto, con la complicità di una banca vaticana ancorché trascinata in un infernale girone economico-finanziario, soprattutto a quei tempi, da un demoniaco monsignor Marcinkus e, poi, da alcuni satanassi succedutigli più o meno nell'ombra. Ma il tutto ancor più grave e scandaloso diventa, se si considera che il gigante della sanità che tanto ha provveduto a se stesso e ad un "cerchio magico" sul quale stanno indagando i magistrati, nell'impossibilità di arrivare a coprire il suo spaventoso deficit, sta lì per interrompere la sua attività. Con un danno pauroso per gli oltre mille dipendenti, i quali avvertono già l'arrivo del loro licenziamento, e per le decine e decine di migliaia di malati, i quali si troverebbero senza un grosso presidio sanitario, all'improvviso, in un territorio dove altri simili presidi non esistono. E poi c'è più di qualcuno, non solo nella Curia, ma anche in certi ambienti della Comunità cristiana, il quale non vede di buon occhio certa pulizia ordinata, da Papa Francesco, all'interno della Chiesa.
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