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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 14 ottobre 2013

Dopo l' "inchino" il "piatto d'argento"

"La demolizione della "Costa Concordia" naufragata davanti all'Isola del Giglio - si fa sempre più probabile - non avverrebbe nel porto naturale di Piombino né in quello più attrezzato di Civitavecchia e neppure in quello con il più ampio bacino di Palermo, ma nel porto turco di Izmir".
La "Costa Concordia", insomma, dopo avere fatto il suo bell' "inchino" all'Isola del Giglio, si appresterebbe a consegnare un affare valutato sui 500 milioni di euro, su un "piatto d'argento", ad un porto straniero. Perché i porti italiani non sarebbero veramente in grado? Perché lo Stato, pur avendo avuto moltissimo tempo dal naufragio, non è riuscito ad organizzarsi? Perché la società "Costa crociere", utilizzando manovalanza turca, spenderebbe molto di meno? Qualunque dovesse essere la risposta, sarebbe una risposta assurda e sconfortante. Con decine di migliaia di portuali italiani, oltretutto, da lungo tempo senza lavoro.
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