"Intanto comunque - si è scoperto - i nuovi magistrati italiani stanno prestando il loro giuramento su un testo che non esiste più perché il Parlamento ha abrogato quello vecchio e non ne ha ancora formulato uno nuovo".
Il che significa, anche se a nessuno sembra apparire grave, che i nuovi magistrati italiani, ormai, non stanno più giurando come dovrebbe essere, invece, a norma di legge. Come dire, meglio, che non stanno dunque giurando proprio. E, allora, starebbero operando, per così dire, almeno abusivamente. Per colpa del Parlamento, certo. Ma non risulta che alcun organo della Magistratura si sia mai preoccupato del fatto e abbia sollecitato la doverosa riformulazione del giuramento. Forse - per chissà quale ragione - va bene a tutti così. Ma non vengano a dire, per favore, in nome del popolo italiano.
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