"Il messaggio del Capo dello Stato sull'amnistia e sull'indulto - hanno concordato, anche se da versanti opposti, il capo dell'Amministrazione penitenziaria, Giovanni Tamburrino, e uno dei legali di Berlusconi, l'avvocato Piero Longo - non possono sicuramente riguardare i reati fiscali e, quindi, quelli per i quali Silvio è stato condannato in via definitiva".
Due affermazioni, dunque, che dovrebbero finalmenete far cessare accuse, sospetti, interpretazioni e strumentalizzazioni. Ma, in questo attuale pantano politico, saranno sufficienti? Forse no. Anche perché in troppi, sia a destra sia a sinistra, hanno tutto l'interesse di continuare a distrarre l'attenzione dai propri guai e a trovare alibi alla incapacità di arrivare a soluzioni valide per i problemi del Paese. Avanti con Berlusconi, quindi. Fino alla morte. Ma di Berlusconi o del Paese?
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