"Chiedo per Silvio Berlusconi - così ha concluso la sua requisitoria il pubblico ministero Ilda Boccassini nell'ambito del processo cosiddeto Ruby - sei anni di carcere e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici".
Questa dura richiesta, quando il 24 giugno si arriverà a sentenza, sarà accolta dal collegio giudicante? C'è chi spera e dice di sì, c'è chi spera e dice di no. Una sentenza, comunque, sarebbe auspicabile. Una sentenza che in qualche modo, nel bene o nel male, inducesse cioè tutti - amici e nemici, innocentisti e colpevolisti - a non catalizzare più l'attenzione sulla persona e sui fatti più o meno privati di Silvio Berlusconi, ma permettesse di concentrarsi, finalmente, sui problemi seri ed urgenti del Paese. In nome della legge codificata, sì, ma anche in nome della legge del buon senso e della responsabilità di ogni organismo istituzionale.
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