"In Italia - ha sentenziato, su "Panorama", il viceministro ai Beni culturali, Ilaria Borletti Buitoni - si è smesso da tempo di mangiare bene".
Ma brava la signora Ilaria la quale, con questa sua sentenza oltretutto soggettiva e personale, ha certamente dato un segnale negativo a quel turismo straniero che, da sempre, viene attratto in Italia - oltre che dai suoi paesaggi e dalle sue ricchezze artistiche - anche da una tradizionale apprezzatissima cucina. E, dunque, ha certamente dato una dura mazzata ad un settore che, seppure già di suo in qualche difficoltà, sta comunque reggendo, in qualche modo, la nostra economia in crisi sempre più evidente. C'è da chiedersi con un certo sgomento, perciò, se tutti i signori e le signore chiamati nel Governo Letta si rendano conto sempre di quello che dicono e sappiano valutare le conseguenze che possono avere le loro parole. Un sommesso consiglio comunque - con tutto il rispetto - alla signora Ilaria. Come ha cercato e ha trovato un bravo parrucchiere il quale acconcia sempre alla perfezione la sua raffinata cotonatura, cerchi anche un bravo cuoco il quale le acconci alla perfezione un raffinato pasto. Non si limiti a giudicare i "fast food" di periferia o dei "motel", le trattorie degli "zozzoni", i ristoranti esotici. Cerchi, cerchi bene. Vedrà che troverà anche un bravo cuoco e che in Italia, per fortuna, in tantissimi posti non si è ancora smesso di mangiare bene.
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