"Tra i presenti - alla manifestazione politico-sindacale della Fiom in piazza San Giovanni a Roma - il tuttora magistrato Antonio Ingroia con tanto di sede assegnatagli ad Aosta, dal Consiglio superiore della magistratura, ma che lui - come noto - non vorrebbe".
Il tuttora magistrato Antonio Ingroia, dunque, ad Aosta no no, no no, ma in piazza San Giovanni a Roma sì sì, sì sì. Come dire: no dove avrebbe dovuto essere e sì dove non avrebbe dovuto essere. In tutti e due i casi secondo legge. E, se per non andare almeno fino a metà giugno ad Aosta s'è arrampicato su certe ferie arretrate che gli spettavano, per andare invece in piazza San Giovanni a Roma su che cosa ha potuto arrampicarsi? Proprio su niente. Anzi: è scivolato clamorosamente su una norma che vieta a qualsiasi magistrato, finché nei ruoli, di prendere parte a qualsiasi manifestazione politica. Sarebbe interessante sapere, allora, quali provvedimenti ritenga di dover prendere, a questo punto, il Consiglio superiore della magistratura. Nessuno per una piena quanto discutibile assoluzione? Dieci "Pater, Ave e Gloria" laici ritenendo il peccato solo veniale? La scomunica per quella che potrebbe essere considerata come una grave eresia? Quello che sembra certo, comunque, è che il tuttora magistrato Antonio Ingroia non ha l'aria di essere preoccupato nemmeno un po'. E verosimilmente, se dovesse capitare qualche altra manifestazione politica di suo gusto, lui sarebbe sempre lì. In prima fila. Con tanti saluti alla norma di legge che glielo vieterebbe.
.
Nessun commento:
Posta un commento