"Antonio Ingroia - è la notizia - ha preso ufficialmente possesso del suo nuovo ufficio assegnatogli dal Consiglio superiore della magistratura nel Tribunale di Aosta, ha salutato tutti cordialmente e si è subito messo in ferie fino al 20 giugno".
Alla faccia - come diceva il buon Totò - alla faccia del caciocavallo. Ma bisogna pur capirlo il borbottante Antonio. Non solo, infatti, potrà attendere da una riposante sdraio di mare o di montagna, invece che da una forse faticosa poltrona del Tribunale di Aosta, la sentenza del Tar il quale deve fargli sapere se la decisione del Consiglio superiore della magistratura di mandarlo sotto le Alpi è da ritenersi corretta oppure ha ragione lui ad opporsi e a chiedere, allora, l'inchiedibile. Ma, poi, è anche giusto che si rilassi e si riprenda dalla dura batosta rimediata, con la sua "Rivoluzione civile", nelle recenti elezioni. Buon riposo, allora, dottor Antonio Ingroia.
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