"L'ex vicecapo dei Servizi segreti, prefetto Francesco La Motta - secondo indagini tuttora in corso - avrebbe contattato, con cadenza settimanale, "brokers" della camorra e avrebbe fatto sparire, dalle casse del Viminale, qualcosa come dieci milioni di euro che, dopo essere transitati attraverso la Svizzera, non si è ancora riusciti ad individuare dove siano andati a finire".
Il prefetto Francesco La Motta, per ora, è stato iscritto nel registro degli indagati, dal pubblico ministero Paolo Ielo, per peculato e corruzione. L'augurio, però, è che parli e che non si trinceri, da ex vicecapo dei Servizi segreti, dietro al segreto di Stato.
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