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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 17 maggio 2013

Beppe Grillo 2

"Al comizio di Beppe Grillo a Treviso - quando mancavano ancora pochi minuti all'inizio - in piazza appena un centinaio di persone. Tanto che, dal microfono, è partito questo disperato annuncio: "Invitate amici e parenti, fate il passaparola"".
Quando poi Beppe Grillo è arrivato e ha cominciato a urlare le sue solite cose, in piazza, però, non è che il numero dei presenti fosse molto aumentato. Qualche "5 stelle" con i piedi per terra e non con la testa fra le nuvole si è giustamente preoccupato: "Che cosa succede? A Treviso noi siamo praticamente nati, a Treviso noi abbiamo ottenuto, alle recenti elezioni, il 23,4%. E ora?" Ma Beppe l'urlatore, con la testa fra le nuvole e non con i piedi per terra, non ci ha fatto invece caso. Evidentemente miope fisicamente e politicamente, non si è accorto che, ad ascoltarlo, non erano in migliaia, ma in pochissime centinaia. Ha visto, insomma, lucciole per lanterne. Tanto da avere fra l'altro urlato, dall'alto del suo palco e della sua miopia, addirittura questa profezia: "Se andremo al voto dopo l'estate, rimarremo solo Berlusconi e noi perché noi siamo la vera sinistra". Beppe, Beppe. Forse è il caso che lui cominci a scendere dalle nuvole e dal palco strettamente politico e a ricalcare con i piedi, saldamente, la terra e il palcoscenico strettamente comico. E, magari, anche ad acquistare un paio di occhiali da miope. Soprattutto politico.
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