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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 31 maggio 2013

E ora, signori del Fisco?

"Da un'indagine a campione - ha fatto conoscere, tra l'altro, il Ministero dell'Economia - è emerso che parrucchieri, titolari di bar e titolari di saloni di bellezza hanno dichiarato un reddito annuo tra i 7.000 e i 17.800 euro, i gestori di impianti sportivi un reddito di 400 euro, i titolari di discoteche, di sale da ballo, di "night club", di centri benessere, di centri termali addirittura un reddito negativo".
Poveracci. Ma chi l'avrebbe mai supposto? Tutti, anzi, si era convinti che proprio quelli fossero gli esercizi commerciali ad avere avvertito molto meno la crisi. E' proprio vero, allora, che l'apparenza inganna. Perché l'affluenza che continua a caratterizzare tutti questi esercizi commerciali - alcuni in particolare - avrebbe fatto legittimamente credere a redditi ben maggiori. A redditi, perlomeno, realistici e non addirittura ridicoli. Ridicoli, ma anche offensivi sia nei confronti dei cittadini onesti i quali onestamente pagano le tasse sia nei confronti del Fisco. Il quale Fisco, dopo questa sorprendente indagine a campione, che cosa farà? Sarebbe interessante e giusto conoscerlo. Non soltanto per curiosità: per sapere, soprattutto, se lo Stato intende continuare a farsi prendere per il naso dai contribuenti disonesti e, per compensare, a tartassare i contribuenti onestì.
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