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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 26 luglio 2014

Storie d'Italia

"Quando due giovani carabinieri uscivano in servizio - a Murgia - non salivano a bordo della "Gazzella" al servizio dei cittadini, ma per divertirsi come pazzi con il motore della macchina. "Dai - diceva l'altro a quello che guidava - dai, lanciala a cento chilometri all'ora e poi scala di colpo in seconda marcia". E quello che guidava eseguiva tutto felice. E il motore della "Gazzella" impazziva e urlava con un fragore assordante. Quando poi tornavano in caserma, i due, nel riconsegnare l'auto, giustificano il malfunzionamento causato dai loro folli giochi con motivi come questi: "Forse c'era poco olio nel motore" oppure "Non è stata fatta una manutenzione come si deve". Tutto però registrato, ma loro non lo sapevano, da una microspia che era stata sistemata nella "Gazzella", su disposizione della Procura di Trieste, per indagare su "certi reati comuni commessi da militari dell'Arma ai danni di utenti della strada". Da qui, dunque, la denuncia dei due per il reato di "distruzione o deterioramento di cose militari" e la loro condanna in primo e in secondo grado".
I due giovani carabinieri, dunque, giustamente condannati ed espulsi dall'Arma "nei secoli fedele"? Macché. Loro hanno avuto anche la spudoratezza di ricorrere in Cassazione e la Cassazione, addirittura a sezioni riunite, li ha completamente assolti. Non perché non avessero commesso il reato, ma perché il loro reato non poteva essere scoperto e rilevato da una microspia sistemata nella "Gazzella" per accertare eventuali reati diversi. La forma, cioè, a prevalere sulla sostanza. L'ultragarantismo sull'ultrareato. Con i due giovani carabinieri, dunque, liberi di continuare, volendo, ad impazzare invece che compiere il loro dovere. Nei secoli infedeli.
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