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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 23 luglio 2014

Galan o non Galan

"Giancarlo Galan - attualmente deputato e accusato di avere clamorosamente lucrato sui lavori del "Mose", a Venezia, quando era presidente della Regione Veneto - è in galera perché la Camera ha dato il suo ampio benestare all'arresto".
Avrà fatto bene o avrà fatto male la Camera a dare questo ampio benestare? Saranno i magistrati della Procura di Venezia a dare una risposta. Quello che lascia tuttavia perplessi è che l'ampia maggioranza dei deputati i quali si sono espressi per l'arresto ha sicuramente votato senza avere letto tutte le oltre 160 mila pagine inviate, dai pubblici ministeri veneziani, per motivare la richiesta d'arresto. E' certo perché, avendo avuto a disposizione soltanto 41 giorni per leggerle, avrebbero dovuto leggerne, e capirne, in dieci ore al giorno ben 3.902 e, cioè, addirittura 390 all'ora , 6 e mezza al minuto. Impossibile. Impossibile, dunque, ma soprattutto inquietante. Giancarlo Galan o non Giancarlo Galan. Perché qui non  si è trattato di una questione partitica, ma di una brutta pagina di  scorrettezza professionale e di violata etica istituzionale.
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