"Equitalia - è giunta notizia da Catanzaro - ha posto in "fermo amministrativo" la moto del signor Orlando Parentela perché lui, invece di pagare la tassa sulla raccolta dei rifiuti 83 euro e 68 centesimi, ha pagato 83 euro e 67 centesimi".
Per un centesimo in meno, dunque, niente uso della moto. Con tanti saluti alle migliaia di evasori ai quali non vengono fatti accertamenti e non vengono perciò fermate le loro ricche auto e le loro ricche imbarcazioni. Ma comunque, nella vicenda del signor Orlando Parentela, c'è un altro fatto incredibile. Non è che il signor Orlando Parentela abbia pagato un centesimo in meno per uun suo errore o per una sua distrazione. No: lui ha esattamente pagato quanto indicato sulla bolletta di conto corrente postale inviatagli da Comune e, dunque, con un errore o con una distrazione di un impiegato comunale. E, però, niente da fare: è stata ugualmente fermata la sua moto e non - come sarebbe stato giusto - la moto o l'auto o la bicicletta o l'abbonamento al trasporto pubblico dell'impiegato comunale. Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere.
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