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"Beatrice Borromeo, la contessina che di lavoro fa la giornalista al "Fatto quotidiano" - come ha raccontato lei stessa - mentre stava regalando tre cuscini ad un "clochard", è stata avvicinata da un prete che l'ha insultata perché stava aiutando uno dei tanti "pezzenti puzzolenti i quali sostano spesso lungo gli scalini della sua chiesa". "Che la Chiesa debba aiutare questi schifosi - ha raccontato, ancora, Beatrice Borromeo averle detto quel prete - è una follìa che pervade solo quelli come te. La Chiesa deve portare la salvezza spirituale, non il pane ai poveri". E lei: "San Carlo, il mio antenato, ha donato tutto ai poveri. O era scemo lui o sei tu che hai sbagliato lavoro".
Se papa Francesco è stato messo al corrente di questa sconcertante "sparata" di questo "suo" prete con la puzza sotto il naso, sotto il Vangelo e sotto la dottrina della buona Chiesa, il tutto non dovrebbe finire così. E questo "suo" prete potrebbe essere cacciato a calci nel didietro, almeno, come ripetente in un seminario. O, meglio ancora, buttato fuori, per indegnità, dalla comunità ecclesiale. Tanto, ad accoglierlo, ci sarebbero, magari, la "Lega nord" o "Casa Pound".
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