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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 24 giugno 2013

Il naso dei commercianti

"Un esercizio commerciale su tre - ha reso noto ufficialmente il direttore dell'Agenzia delle entrate, Attilio Befera - non rilascia lo scontrino fiscale".
Grave, gravissimo. Per il fatto in sé, ma anche perché la categoria  dei commercianti continua ad accusare i vari Governi di non adoperarsi per mettere un freno alla forte e progressiva riduzione dei consumi. Ma la categoria dei commercianti, invece di piagnucolare soltanto con i vari Governi, perché non si adopera per far sì che i suoi numerosissimi evasori rilascino lo scontrino fiscale? Ciò comporterebbe, infatti, una serie di ovvie conseguenze collegate: totale emissione di scontrini fiscali meno evasione fiscale, meno evasione fiscale più introiti nelle casse dello Stato, più introiti nella casse dello Stato più ridotte aliquote nella tassazione dei redditi medio-bassi, più ridotte aliquote nella tassazione dei redditi medio-bassi più consumi, più consumi meno difficoltà per i commercianti. Ma i commercianti - ha sempre recitato una maligna diceria popolare -  sono soliti non vedere oltre il proprio naso. Se uno su tre di loro dice però bugie al Fisco, ognuno di costoro dovrebbe avere un naso più lungo di quello di Pinocchio. E, allora, potrebbe vedere molto lontano. Perchè non provare ad aguzzare lo sguardo?
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