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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 11 ottobre 2014

Tar, Tribunale amministrativo ritardatario

"I lavori per risanare il fiume Bisagno - che ha di nuovo contribuito, uscendo dal suo alveo, a mettere Genova in ginocchio - sono stati finanziati già da tre anni, ma non si sono potuti utilizzare perché una delle ditte partecipanti alla gara d'appalto ha creduto di ravvisare irregolarità ed è ricorsa al Tribunale amministrativo regionale".
Suo diritto, per carità, se in buona fede. Nessun diritto del Tribunale amministrativo regionale, invece, per non avere ancora deciso, dal 2011, in modo da sbloccare la vicenda e poter rendere utilizzabili i finanziamenti. Continuando a lasciare Genova, quella che è stata ritenuta la seconda città europea più a rischio e più pericolosa per avversi eventi ambientali, sotto una minacciosa spada di Damocle. Che, infatti, è calata di nuovo sui poveri cittadini. Ma non, almeno per ora, su loro giudici amministrativi. I quali sarebbe interessante conoscere che cosa abbiano dovuto  trattare e decidere, in tre anni, di tanto più urgente e più importante della sicurezza di una città di oltre mezzo milione di abitanti. Anche per capire se stanno ricoprendo il loro ufficio giusto.
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