"Un avvocato di Reggio Calabria - vinta la causa di un suo assistito - si è vista riconoscere il pagamento delle spese legali, 450 euro, da parte della soccombente "Equitalia"".
La soccombente "Equitalia", però, se n'è beatamente infischiata. E se n'è infischiata, anche, quando le è arrivato l'atto di precetto e, cioé, l'intimazione a pagare il dovuto entro il termine di dieci giorni. Ma l'avvocato, tipo tosto, è allora ricorso all'ufficiale giudiziario perché recuperasse quei 450 euro "al domicilio del debitore" e, dunque, agli sportelli di "Equitalia". La quale, così, non ha potuto più sottrarsi al pagamento. Ma, soprattutto, dopo avere fatto una figura più che meschina. Lei, "Equitalia", che arriva a muso sempre più duro, nelle case degli italiani, con le sue cartelle "paga subito o ti stronco".
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