"Le società calcistiche - è la buona intenzione del Governo - dovrebbero cominciare a pagare, almeno, gli straordinari alle Forze di polizia costrette a dispiegarsi in massa in occasione di ogni partita".
Non si fosse mai saputo! Le società calcistiche di Serie A, convocate subito in assemblea dove di solito litigano su tutto, questa volta sono state concordi: "Non se ne parla proprio: l'ordine pubblico cosa vostra è". Cosa loro, infatti, sono le centinaia di milioni che, ogni anno, attingono dalle casse per gli ingaggi e gli stipendi di giocatori e allenatori, per le tessere di favore agli amici e agli amici degli amici, per le trasferte e gli ingressi negli stadi di "irriducibili" i quali, poi, sono proprio quelli che, spesso, provocano incidenti e richiedono l'intervento delle Forze dell'ordine. Ma allora? La speranza è, allora che il "premier" Renzi non "si rimangi" il rigore. E, nel caso di ulteriori ingiustificate proteste, tiri fuori il "cartellino rosso" e mandi subito a casa più di qualcuno.
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